EDWARD BACH E LA FLORITERAPIA

(Da: Iniziazione alla Guarigione esoterica di O. Sponzilli e A. Luciani, ed. Mediterranee 2002)

 

Edward Bach nacque a Moseley, vicino Birmingham in Inghilterra, il 24 settembre 1886, in una classica famiglia medio-borghese.

Fin da piccolo vennero notate in lui la vivacità dello spirito e doti superiori di intuizione e sensitività, che venivano attribuite alle sue origini in parte gallesi, quella magica terra dove venne condotto da un suo amato maestro di scuola, e dove ritrovò la natura e il Divino dentro di sé, nonché il senso profondo delle sue radici.

Dopo la "metamorfosi", passò la seconda metà della sua vita completamente in simbiosi con la ricca natura del Galles, ricercando quei fiori spontanei che "sentiva" essere la massima espressione di quella natura, e mettendo a punto quella tecnica terapeutica, che in mezzo secolo divenne uno dei più splendenti gioielli della medicina naturale: la Floriterapia.

Bach, come George Groddek e Carl Gustav Jung, è stata una di quelle speciali e carismatiche persone, anime antiche ed evolute, che hanno gettato un ponte tra oriente ed occidente, tra la logica razionale della filosofia occidentale ed il pensiero intuitivo ed analogico dell'oriente, tra la scienza e la spiritualità, dovuti anche ad un superiore equilibrio e scambio tra emisferi cerebrali, che caratterizza le personalità geniali.

Laureato in medicina, divenne ricercatore in batteriologia aprendo anche vari studi, tra cui quello di Harley Street, una zona ricca di Londra.

Amava la ricerca, ma amava anche e smisuratamente gli esseri umani - sentimento inalienabile nelle anime evolute - e quindi divideva il suo tempo tra la ricerca pura e la cura dei suoi pazienti.

Nel luglio del 1917, a 31 anni, a seguito di una grave emorragia, gli venne diagnosticato un tumore alla milza che, secondo i medici,  non lo avrebbe lasciato in vita per più di tre mesi.

Da qui la metamorfosi, la scoperta dell'omeopatia ed il grande amore per Hahnemann, la rivoluzione e la riconversione nel suo lavoro che lo portarono, di lì a poco, alla scoperta ed alla preparazione dei "nosodi", vaccini orali provenienti da batteri intestinali, entrati a pieno diritto nella storia della medicina omeopatica come una delle più importanti scoperte.

Lavorò all'ospedale omeopatico di Londra, che lasciò ben presto per i troppi impegni di ricerca e perché, oltre ad un laboratorio, aprì anche uno studio dove curava gratis le persone più disperate e bisognose d'aiuto, privilegiando i casi (come il suo) ritenuti insanabili e terminali.

Si buttò a capofitto, giorno e notte, nella ricerca e nel suo lavoro, tanto che la luce alla sua finestra venne chiamata: "Il lume che non si spegne mai"; ma così facendo, e spalancando completamente porte e finestre dell'anima, riuscì a superare la crisi e la malattia, vivendo ancora per molti anni (19 per la precisione, contro i 3 mesi diagnosticategli, cambiò dimensione in modo sereno, durante il sonno, nella notte del 27 novembre 1936, a 50 anni, quando avvertì che la sua missione spirituale era stata portata a termine).

La dedizione, la genialità, l'estrema sensibilità di chi ha i giorni contati, portarono la sua sensitività al ruolo conduttore della vita, e seguì il cuore, abbandonando tutto e ritirandosi nelle campagne del Galles. Aveva quarantatré anni, quella primavera del 1930, quando portata a pieno compimento la sua metamorfosi, si diede alla ricerca nella natura, dei fiori selvatici che ne esprimevano la massima potenzialità.

Il potere dell'intuizione lo guidava; già negli ultimi tempi in città intuì che tutta l'umanità consisteva in tipi che si potevano catalogare in gruppi precisi e che squilibri e malattie dipendevano direttamente dagli stati mentali negativi delle persone.

Iniziò allora a curare secondo gli stati emotivi presenti nei pazienti, trovando conferma alle sue intuizioni (quello che oggi per noi è scontato, nei primi anni trenta rasentava l'etichetta di "stregoneria"), e compilò una lista dove aveva codificato i dodici principali stati d'animo che portavano, se coltivati, ad alterazioni, squilibri mentali e malattie fisiche:

 

1- Paura;

2- Terrore;

3- Inquietudine, ansia e tortura mentale;

4- Indecisione;

5- Indifferenza o noia estrema;

6- Dubbio e scoraggiamento;

7- Preoccupazione estrema;

8- Debolezza del carattere;

9- Sfiducia in sé;

10- Impazienza e tensione nervosa;

11- Entusiasmo estremo;

12- Orgoglio e tendenza a tenersi in disparte.

 

Nel Galles, cercando nella natura - dentro e fuori di sé - un rimedio a questi stati che sia naturale, come naturali erano le persone sofferenti e le radici dei loro problemi e, partendo dal principio omeopatico (diluizione e dinamizzazione), gettò le basi e la struttura della floriterapia.

Uscendo al mattino molto presto per passeggiare e ricercare, la sua sensibilità e l'intuizione lo portarono ad avvicinare alcuni fiori, dove notò in modo particolare la bellezza della rugiada illuminata dal sole nascente. La sua mente ricordò che Paracelso assumeva la rugiada in quanto espressione dell'elemento acqua generato dolcemente nella notte, come frutto dell'interazione della terra e dell'aria; avvicinò le labbra tremanti d'emozione al calice di un fiore traboccante rugiada, la assaporò mentre un brivido scosse l'intero suo essere fin nelle fondamenta e.... grazie alla luce della sua intuizione, noi oggi conosciamo l'infinito potere energetico della natura espresso nei suoi fiori selvatici e la tecnica che ci consente di usufruirne per la nostra salute e per il nostro equilibrio.

"La terra per coccolare la pianta, l'aria della quale si nutre, il sole o il fuoco per rendere possibile che la pianta riveli il proprio potere e l'acqua per assimilare, raccogliere ed essere arricchita dalla forza magnetica guaritrice".

Così Bach riassumeva il gioco sinergico dei quattro elementi che in  natura  portavano a compimento quel processo che egli, fedelmente, estrapolò e sintetizzò in una tecnica per la preparazione dei rimedi floreali che oggi conosciamo sotto l'etichetta di: "Fiori di Bach".

Alla fine della sua ricerca, egli aveva trovato quei trentotto rimedi che esprimono al massimo la gamma "vibrazionale", energetica e curativa della natura, trentasette di essi provengono da altrettanti tipi di fiori selvatici, mentre uno è formato da pura acqua di speciali sorgenti rocciose conosciute o "sentite" per il loro spiccato potere energetico e curativo, questo diverso rimedio si chiama: "Rock Water" (acqua di roccia), ed entra in risonanza positiva con tutti gli stati di rigidità ed inflessibilità, simbolicamente rappresenta l'elasticità dell'acqua che si fa strada in mezzo alle rigide rocce.

Oggi i ricercatori in floriterapia di tutto il mondo stanno sperimentando un numero incredibile di fiori e di essenze naturali, ormai ogni angolo del pianeta ha i suoi propri rimedi floreali curativi, con effetti sperimentali più o meno potenti ed efficaci, ma i trentotto rimedi originali del dottor Edward Bach, restano i prodotti più efficienti, profondi e meglio esprimenti i poteri taumaturgici ed energetici insiti nel cuore della natura. La specifica vibrazione di ogni fiore è presente in natura, sotto molti aspetti e si manifesta in una molteplicità di cose (in asse analogico), nei frutti, negli esseri viventi, nei luoghi e nelle cose (anche le pietre hanno la loro particolare carica e potere vibratorio), ma Bach, come già accennato, trovò i fiori (organi di riproduzione delle piante, che contengono il seme a livello potenziale), la più alta e potente espressione energetica della natura; e dai fiori stessi, quei trentasette da lui isolati, rappresentano il "top", della manifestazione dell'Energia Vitale.

Vorrei ora citare uno stralcio di una sua lettera per farvi dedurre quale spessore la sua anima avesse raggiunto: << Tutta la vera conoscenza viene soltanto dalla nostra interiorità, in una comunicazione silenziosa con la nostra anima. Le dottrine e le civiltà ci hanno derubato del silenzio, ci hanno sottratto la conoscenza che tutti abbiamo dentro di noi. Siamo stati portati a credere che dobbiamo ricevere l'insegnamento da altri e quindi i nostri io spirituali sono stati sommersi. La ghianda che è stata portata mille miglia lontana dal suo albero-madre sa, senza istruzioni, come diventare una quercia perfetta. I pesci dei mari e dei fiumi depongono le uova e nuotano lontano <...> eppure nella ghianda e nelle uova esiste tutta la conoscenza necessaria al frutto per diventare tanto perfetto quanto i suoi genitori. <...> E' necessario ritornare alla Conoscenza che si trova dentro di noi e che contiene tutta la verità. Per ricordare tutto questo sapere non c'è bisogno di cercare consiglio, non esiste nessun insegnamento valido se non quello interiore. Cristo insegnò che i gigli del campo, nonostante non abbiano mai lavorato o faticato, sono vestiti in modo migliore di Re Salomone in tutta la sua gloria. E Buddha ci insegnò che saremo sulla giusta strada della realizzazione di noi stessi, una volta che ci saremo liberati da preti e libri. >>.

Poeta del vero amore, egli asserisce che l'avidità, in quanto fatto materiale, è l'origine degli squilibri fisici, mentre la paura è all'origine di quelli mentali. Esse sono alla base della nostra ignoranza nel conoscere e nell'amare veramente. L'avidità ci porta a pensare di essere amati solo e quando qualcuno soddisfa i nostri bisogni, mentre la paura ci porta ad odiare ed a pensare di essere odiati da chi temiamo ci possa prendere o sottrarre qualcosa. Il circolo vizioso di questi sentimenti porta alla degenerazione dell'individualità delle persone, mentre l'amore che Bach incarna e auspica, consiste proprio nel riconoscimento, nell'espressione e nell'accettazione dell'individualità personale: << compito dunque del terapeuta, è incoraggiare l'individualità di ognuno, poiché ogni essere umano è unico >>.

Lo stralcio che segue, tratto dal suo: "essere se stessi", ci farà notare come abbia profondamente intuito la dinamica psicosomatica già all'inizio del secolo: << Il dolore è il risultato della crudeltà che causa dolore agli altri, e può essere mentale e fisico: ma siate sicuri che qualunque dolore abbiate, se solo voi ricercherete in voi stessi, troverete che qualche azione violenta o pensiero rigido è presente nel vostro carattere: rimuoveteli ed il vostro dolore cesserà. Se voi soffrite per la rigidità dell'articolazione o dell'arto, voi potrete essere altrettanto certi che c'è rigidità nella vostra mente; che probabilmente vi attaccate rigidamente a qualche idea, a qualche principio, a qualche convenzione, che forse non dovreste avere. Se voi soffrite di asma, o di difficoltà nella respirazione, voi state in qualche modo soffocando un' altra personalità; oppure state opprimendo voi stessi per mancanza di coraggio ad agire giustamente. Se voi deperite è perché state permettendo a qualcuno di bloccare l'entrata della forza vitale nel vostro corpo. persino la parte del corpo colpita indica la natura dell'errore. La mano, errore o torto nell'azione; il piede, omissione di assistenza agli altri; il cervello, difetto di controllo; il cuore, carenza o eccesso, o azione errata riguardo all'amore; l'occhio, difetto di visione e di comprensione della verità quando è posta di fronte a voi. Ed esattamente così si potrebbe elaborare la ragione e la natura di un'infermità: la lezione occorsa al paziente e la necessaria correzione da farsi. >>.

Egli inoltre, intuì quello che nella nostra coscienza collettiva soltanto oggi sta iniziando timidamente a penetrare, grazie alla cultura "new age", ed a quelle anime pioniere che hanno già toccato il fondo di questi nostri tempi e stanno ritornando all'innata saggezza dell'uomo ed al senso del sacro.

Bach si accorse che focalizzando l'attenzione sui propri problemi non faceva che peggiorare le cose, in quanto queste venivano alimentate dall'energia della sua attenzione, dalle paure, dall'angoscia del dolore e della morte. In perfetta sintonia con quello che oggi viene definito "pensiero positivo", egli arrivò a formulare l'idea che non si può resistere o combattere il male, ma soltanto accettarlo e prenderne coscienza, mentre l'attenzione e l'energia vitale vengono incanalate nell'alimentare la virtù e lo stato d'animo opposti perché prendano il sopravvento emotivo nella persona, svuotando l'anima dalle emozioni nocive e negative. Così ne parla in "essere se stessi": << Sempre ricordatevi l'ingiunzione che Cristo diede ai suoi discepoli, "Non resistete al male". La malattia ed il male non sono da conquistare lottando direttamente, ma facendo prendere al bene il loro posto. Il buio è rimosso dalla luce, non da buio maggiore; l'odio dall'amore; la crudeltà dalla simpatia e dalla pietà; la malattia dalla salute. Il nostro completo obiettivo è capire i nostri difetti e tentare di sviluppare la virtù opposta così che il difetto scomparirà da noi come la neve si scioglie alla luce del sole. Non combattete i vostri guai; non lottate contro la vostra malattia; non aggrappatevi alla vostra infermità; piuttosto dimenticatele concentrandovi sullo sviluppo della virtù di cui avete bisogno. >>.

Dapprima egli trovò i primi dodici rimedi, che chiamò "i dodici guaritori", per ovviare ai dodici principali stati d'animo negativi che condizionano il genere umano, solo successivamente e progressivamente si aggiunsero gli altri per completare e "coprire" integralmente la gamma negativa degli stati d'animo umani.

Riportiamo ora un ultimo stralcio dal suo "Libera te stesso", dove Bach presenta i "dodici guaritori", indicando, oltre l'emozione negativa e il rimedio floreale corrispondente, anche la virtù opposta da coltivare, e verso la quale il potere del fiore porta naturalmente:

<< Ciascuna delle erbe corrisponde ad una delle qualità e il suo scopo è di fortificare quella qualità in modo che la personalità possa superare quel difetto che è l'ostacolo particolare. La tabella seguente indicherà la qualità, il difetto e il rimedio che aiuta la personalità a scacciarlo.

 

DIFETTO :

 

ERBE :

VIRTU' :

costrizione

CHICORY

amore

paura

MIMULUS

compassione

irrequietezza

AGRIMONY

pace

indecisione

SCLERANTHUS

risolutezza

indifferenza

CLEMATIS

dolcezza

debolezza

CENTAURY

forza

dubbio

GENTIAN

comprensione

fanatismo

VERVAIN

tolleranza

ignoranza

CERATO

saggezza

impazienza

IMPATIENS

perdono

terrore

ROCK ROSE

coraggio

dolore

WATER VIOLET

gioia

 

<< Questi rimedi sono dotati di un potere guaritore ben definito, ben distinto da una cieca fiducia, la loro reazione non dipende neanche da chi li amministra, come un sedativo può far dormire il paziente se dato da un infermiere o da un medico. >>.

Quest'ultima parte mostra la difesa della floriterapia, da quello che oggi potremmo chiamare: "il dilemma dell'effetto placebo".

Ora riassumeremo, in modo schematico e sintetico gli altri 26 rimedi, e le corrispondenti emozioni negative e positive ad essi legate.

 

ASPEN, porta dalla paura dell'ignoto al coraggio ed alla fede.

BEECH, porta dall'intolleranza all'accettazione.

CHERRY PLUM, dalla paura di non poter controllare le proprie reazioni, al coraggio del "lasciar scorrere".

CHESTNUT BUD, porta dal ripetere i medesimi errori, ad apprendere dall'esperienza passata.

CRAB APPLE, porta dall'impurità mentale e dal senso di sporco, alla disintossicazione psicofisica.

ELM, porta dal sentirsi sopraffatti dalle responsabilità, al sentirsi perfetti senza doverselo guadagnare.

GORSE, porta dalla disperazione alla speranza.

HEATHER, porta dall'egocentrismo al vero amore per sé stessi.

HOLLY, dall'odio, l'invidia e la gelosia, al vero amore.

HONEYSUCKLE, dalla nostalgia e dal rimpianto al presente.

HORNBEAM, dalla stanchezza psicologica all'energia mentale.

LARCH, dalla paura di fallire e dall'insicurezza, alla fiducia in sé e nelle proprie capacità.

MUSTARD, dallo sconforto e dalla depressione, alla fiducia nel futuro ed alla stabilità interiore.

OAK, dalla disperazione di chi non vuole arrendersi, al saper cedere e qualche volta.... piegarsi.

OLIVE, dall'esaurimento psicofisico, alla rigenerazione.

PINE, dai sensi di colpa alla liberazione dello spirito.

RED CHESTNUT, dall'eccesso di paura e preoccupazione per gli altri, alla capacità di trasmettere emozioni         positive.

ROCK WATER, l'acqua di roccia porta dall'autorepressione e dalla rigidità mentale, all'elasticità ed alla         consapevolezza.

STAR OF BETHLEHEM, porta alla liberazione di shock e traumi anche antichi e profondi.

SWEET CHESTNUT, porta dall'estrema angoscia al dominio delle emozioni ed alla crescita interiore.

VINE, dalla volontà di potenza alla saggezza.

WALNUT, porta dalla vulnerabilità e dall'influenzabilità, alla libertà personale e dalle influenze esterne.

WHITE CHESTNUT, dall'assillo mentale, alla mente libera.

WILD OAT, porta dall'indecisione esistenziale al proprio cammino di vita.

WILD ROSE, dall'apatia e dalla rassegnazione, alla partecipazione creativa ed all'amore per la vita.

WILLOW, porta dal risentimento e dall'amarezza, all'ottimismo ed al pensiero creativo.

 

Più che il verbo "portare", avrei dovuto usare nel descrivere i rimedi floreali, il verbo "accompagnare", perché essi non si "insinuano" nel nostro corpo chimicamente, o comunque in modo indotto e forzato dal di fuori; le essenze floreali del dott. Bach, molto umilmente e docilmente, entrano in risonanza con i nostri stati emotivi interiori e con le nostre frequenze vibrazionali, senza togliere né aggiungere, né intervenire direttamente, esse semplicemente portano un'informazione, sono vettori della stessa sostanza di cui è fatta la nostra anima, sono il polo positivo di un'energia che entra in risonanza con il polo negativo presente dentro di noi, per far scoccare la scintilla della vita e dell'evoluzione. Essi accompagnano soltanto, ma non costringono, ci schiudono le possibilità prigioniere dei fantasmi della nostra mente, come al solito il cammino spetterà a noi, come d'altronde la guarigione e l'evoluzione personale.

Il messaggio "viaggia" a livello sottile, energetico, trasportato dalla memoria dell'acqua pura, della rugiada, che nel magico momento dell'aurora, aiutata dal gioco e la partecipazione attiva di tutti gli elementi base, entra in risonanza con i poteri del fiore, che divengono l'anima stessa di quest'acqua miracolosa e benedetta dal cielo.

Le applicazioni ed i campi d'azione della floriterapia sono infiniti come lo sono le dinamiche energetiche ed emotive degli esseri umani, essi agiscono e si adattano creativamente ovunque esista la vita, l'evoluzione ed il movimento e quindi nella materia e nel Tutto.

La precedente classificazione mostra in modo altamente riduttivo, la qualità energetica prevalente del rimedio, ma a tutti i livelli essi hanno la loro partecipazione fin dove il nostro intuito riesce a portarli.

Ogni fiore esprime e rappresenta anche simbolicamente una tipologia psicologica e costituzionale dell'individuo, formando una "mappa" molto reale e rappresentativa della complessità delle tipologie umane e delle relative dinamiche emotive, una ricchissima e completa classificazione, che aiuta anche alla formazione di un approccio e di una terminologia comune, nel contesto della ricerca in Floriterapia (parleremo, per esempio di "clematis ", per descrivere un "sognatore", suscitando contemporaneamente un quadro completo di quella particolare personalità).

E. Bach suddivise i rimedi in 7 gruppi emozionali: Rimedi per la paura (Roch Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut); Rimedi per l’incertezza (Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat); Rimedi per la mancanza di interesse nel presente (Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud); Rimedi per la solitudine (Water Violet, Impatiens, Heater); Rimedi per l’ipersensibilità (Holly, Walnut, Centaury, Agrimony); Rimedi per lo scoraggiamento e la disperazione (Crab Apple, Oak, Willow, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut, Elm, Pine, Larch); e Rimedi per la cura eccessiva per gli altri (Rock Water, Beech, Vine, Vervain, Chicory).

Questa, rappresenta la suddivisione “classica” o “emozionale”, ma i rimedi possono essere semplicemente elencati in ordine alfabetico (suddivisione “neutra”), o possono assumere suddivisioni di volta in volta diverse (suddivisioni “alternative”), a secondo della necessità e dell’adattabilità dei rimedi stessi di fronte a situazioni, casi o sperimentazioni particolari. Nel mio: “iniziazione alla Reflessologia del piede”, edito in questa stessa collana, ad esempio, presento una originale suddivisione dei rimedi calzata alle 5 “orbis” o orbite complementari e legge dei 5 movimenti della medicina Tradizionale Cinese, per usare la floriterapia durante lo svolgimento delle sedute di riflessologia o, più in generale, per poter “inquadrare” i rimedi secondo “l’occhio a mandorla” (l’ottica) degli orientali e della loro medicina tradizionale.

Funzionalmente i rimedi possono, e spesso debbono, essere combinati tra loro; qui entrano in gioco di nuovo, le nostre potenzialità creative (vedi, per questo, il capitolo sulle combinazioni di rimedi).

Il floriterapeuta è un artista che combina insieme i rimedi, come un pittore combina i colori, la nostra creatività è libera di esprimersi ma deve sottostare alle leggi analogiche e bioenergetiche, come il pittore alle leggi dell'estetica.

Ci sono infiniti modi di combinare i rimedi, ci sono combinazioni azzeccate ed altre insufficienti o neutre (mai negative), ce ne sono altre dalla valenza superiore e quasi miracolosa come quelle messe a punto da Bach in persona, come il "RESCUE REMEDY", il rimedio di pronto soccorso, da usare in ogni caso di trauma e per tutte le emergenze, ottenuto dalla miscelazione di cinque diverse componenti floreali quali:

- Stella di Betlemme  (STAR OF BETHLEHEM), per lo shock;

- Visciola  (CHERRY PLUM), per la mancanza di controllo;

- Vitalba  (CLEMATIS), per la perdita di coscienza;

- Eliantemo  (ROCH ROSE), per il terrore e gli attacchi di panico;

- Balsamina  (IMPATIENS), per lo stress.

Vi consigliamo caldamente di tenere sempre con voi un'ampollina di questo preparato, (obbligatorio per i terapeuti), esso si presta in mille occasioni, può alleviare il dolore e lo shock di un incidente, come far riprendere una pianta quasi completamente secca (per questo aggiungete poche gocce del rimedio puro all'acqua dell'irrigazione); è in ogni occasione un potente stimolo alla vita e alla coscienza.

Una miscela di Rescue Remedy e il rimedio del fiore del melo selvatico (CRAB APPLE), per la pulizia e la disinfezione, si può reperire anche in crema per ogni problema della pelle o addirittura per disinfettare ferite e favorire la cicatrizzazione.

Vi consigliamo inoltre, se vorrete sperimentare, curarvi o essere aiutati nel percorso evolutivo personale con i Rimedi Floreali di Bach, di acquistare l'intera trousse, o le singole ampolline, nella versione originale della casa produttrice inglese (Centro Dr. Edward Bach di Mount Vernon, Inghilterra), con tanto di marchio registrato (Bach FLOWER REMEDIES®), reperibili nelle farmacie omeopatiche e nelle migliori erboristerie, in modo che la qualità e la purezza dei rimedi siano assicurati.

I rimedi floreali di Bach, nel Regno Unito e in altri paesi europei sono inclusi nella Farmacopea Omeopatica; in Italia, sotto l'aspetto legale, sono autorizzati alla vendita come farmaci omeopatici, avendo ricevuto un'autorizzazione ministeriale in tal senso, in accordo alla legge 185/95.

Grazie al fatto che i rimedi non sono farmaci allopatici o comunque chimici o invasivi e non hanno nessuna controindicazione, che non possono assolutamente essere usati in maniera nociva verso qualsiasi forma di vita, grazie al fatto che un rimedio o una combinazione di rimedi non può essere mai "sbagliato" (anche se non è calzato sul problema che volevamo curare, le vibrazioni energetiche dei fiori possono stimolare e rafforzare quelle sfere in cui comunque abbiamo già un ottimo equilibrio) e grazie al caro dottor Bach che ha voluto, spinto dal suo amore per l'umanità, mettere a punto un metodo alla portata di tutti e che scavalcasse medici e libri o comunque qualsiasi appoggio esterno all'individuo, che i rimedi floreali sono un metodo di riequilibrio psicofisico-energetico e di aiuto nell'evoluzione personale e spirituale dell'essere umano e della vita tutta, accessibile a chiunque, di uso personale e domestico, economico e naturale, semplice e innocuo ma anche potente e altamente energetico; la vostra interiorità, l'Anima, diverrà la vostra migliore amica, il vostro confessore e consigliere, nonché la Guida Interiore sempre a vostra disposizione.