EDWARD BACH E LA FLORITERAPIA
(Da: Iniziazione alla Guarigione esoterica di O.
Sponzilli e A. Luciani, ed. Mediterranee 2002)
Edward Bach nacque
a Moseley, vicino Birmingham in Inghilterra, il 24 settembre
Fin da piccolo
vennero notate in lui la vivacità dello spirito e doti superiori di intuizione
e sensitività, che venivano attribuite alle sue origini in parte gallesi,
quella magica terra dove venne condotto da un suo amato maestro di scuola, e
dove ritrovò la natura e il Divino dentro di sé, nonché il senso profondo delle
sue radici.
Dopo la
"metamorfosi", passò la seconda metà della sua vita completamente in
simbiosi con la ricca natura del Galles, ricercando quei fiori spontanei che
"sentiva" essere la massima espressione di quella natura, e mettendo
a punto quella tecnica terapeutica, che in mezzo secolo divenne uno dei più
splendenti gioielli della medicina naturale:
Bach, come George
Groddek e Carl Gustav Jung, è stata una di quelle speciali e carismatiche
persone, anime antiche ed evolute, che hanno gettato un ponte tra oriente ed
occidente, tra la logica razionale della filosofia occidentale ed il pensiero
intuitivo ed analogico dell'oriente, tra la scienza e la spiritualità, dovuti
anche ad un superiore equilibrio e scambio tra emisferi cerebrali, che
caratterizza le personalità geniali.
Laureato in
medicina, divenne ricercatore in batteriologia aprendo anche vari studi, tra
cui quello di Harley Street, una zona ricca di Londra.
Amava la ricerca,
ma amava anche e smisuratamente gli esseri umani - sentimento inalienabile
nelle anime evolute - e quindi divideva il suo tempo tra la ricerca pura e la
cura dei suoi pazienti.
Nel luglio del
Da qui la
metamorfosi, la scoperta dell'omeopatia ed il grande amore per Hahnemann, la
rivoluzione e la riconversione nel suo lavoro che lo portarono, di lì a poco,
alla scoperta ed alla preparazione dei "nosodi", vaccini orali provenienti da batteri intestinali,
entrati a pieno diritto nella storia della medicina omeopatica come una delle
più importanti scoperte.
Lavorò all'ospedale
omeopatico di Londra, che lasciò ben presto per i troppi impegni di ricerca e
perché, oltre ad un laboratorio, aprì anche uno studio dove curava gratis le
persone più disperate e bisognose d'aiuto, privilegiando i casi (come il suo)
ritenuti insanabili e terminali.
Si buttò a
capofitto, giorno e notte, nella ricerca e nel suo lavoro, tanto che la luce
alla sua finestra venne chiamata: "Il lume che non si spegne mai"; ma
così facendo, e spalancando completamente porte e finestre dell'anima, riuscì a
superare la crisi e la malattia, vivendo ancora per molti anni (19 per la
precisione, contro i 3 mesi diagnosticategli, cambiò dimensione in modo sereno,
durante il sonno, nella notte del 27 novembre
La dedizione, la
genialità, l'estrema sensibilità di chi ha i giorni contati, portarono la sua
sensitività al ruolo conduttore della vita, e seguì il cuore, abbandonando
tutto e ritirandosi nelle campagne del Galles. Aveva quarantatré anni, quella
primavera del 1930, quando portata a pieno compimento la sua metamorfosi, si
diede alla ricerca nella natura, dei fiori selvatici che ne esprimevano la
massima potenzialità.
Il potere
dell'intuizione lo guidava; già negli ultimi tempi in città intuì che tutta
l'umanità consisteva in tipi che si potevano catalogare in gruppi precisi e che
squilibri e malattie dipendevano direttamente dagli stati mentali negativi
delle persone.
Iniziò allora a
curare secondo gli stati emotivi presenti nei pazienti, trovando conferma alle
sue intuizioni (quello che oggi per noi è scontato, nei primi anni trenta
rasentava l'etichetta di "stregoneria"), e compilò una lista dove
aveva codificato i dodici principali stati d'animo che portavano, se coltivati,
ad alterazioni, squilibri mentali e malattie fisiche:
1- Paura;
2- Terrore;
3- Inquietudine,
ansia e tortura mentale;
4- Indecisione;
5- Indifferenza o
noia estrema;
6- Dubbio e
scoraggiamento;
7- Preoccupazione
estrema;
8- Debolezza del
carattere;
9- Sfiducia in sé;
10- Impazienza e
tensione nervosa;
11- Entusiasmo
estremo;
12- Orgoglio e
tendenza a tenersi in disparte.
Nel Galles,
cercando nella natura - dentro e fuori di sé - un rimedio a questi stati che
sia naturale, come naturali erano le persone sofferenti e le radici dei loro
problemi e, partendo dal principio omeopatico (diluizione e dinamizzazione),
gettò le basi e la struttura della floriterapia.
Uscendo al mattino
molto presto per passeggiare e ricercare, la sua sensibilità e l'intuizione lo
portarono ad avvicinare alcuni fiori, dove notò in modo particolare la bellezza
della rugiada illuminata dal sole nascente. La sua mente ricordò che Paracelso
assumeva la rugiada in quanto espressione dell'elemento acqua generato
dolcemente nella notte, come frutto dell'interazione della terra e dell'aria;
avvicinò le labbra tremanti d'emozione al calice di un fiore traboccante
rugiada, la assaporò mentre un brivido scosse l'intero suo essere fin nelle
fondamenta e.... grazie alla luce della sua intuizione, noi oggi conosciamo
l'infinito potere energetico della natura espresso nei suoi fiori selvatici e
la tecnica che ci consente di usufruirne per la nostra salute e per il nostro
equilibrio.
"La terra per coccolare la pianta, l'aria
della quale si nutre, il sole o il fuoco per rendere possibile che la pianta
riveli il proprio potere e l'acqua per assimilare, raccogliere ed essere
arricchita dalla forza magnetica guaritrice".
Così Bach
riassumeva il gioco sinergico dei quattro elementi che in natura
portavano a compimento quel processo che egli, fedelmente, estrapolò e
sintetizzò in una tecnica per la preparazione dei rimedi floreali che oggi
conosciamo sotto l'etichetta di: "Fiori
di Bach".
Alla fine della sua
ricerca, egli aveva trovato quei trentotto rimedi che esprimono al massimo la
gamma "vibrazionale", energetica e curativa della natura, trentasette
di essi provengono da altrettanti tipi di fiori selvatici, mentre uno è formato
da pura acqua di speciali sorgenti rocciose conosciute o "sentite"
per il loro spiccato potere energetico e curativo, questo diverso rimedio si
chiama: "Rock Water"
(acqua di roccia), ed entra in risonanza positiva con tutti gli stati di
rigidità ed inflessibilità, simbolicamente rappresenta l'elasticità dell'acqua
che si fa strada in mezzo alle rigide rocce.
Oggi i ricercatori
in floriterapia di tutto il mondo stanno sperimentando un numero incredibile di
fiori e di essenze naturali, ormai ogni angolo del pianeta ha i suoi propri
rimedi floreali curativi, con effetti sperimentali più o meno potenti ed
efficaci, ma i trentotto rimedi originali del dottor Edward Bach, restano i
prodotti più efficienti, profondi e meglio esprimenti i poteri taumaturgici ed
energetici insiti nel cuore della natura. La specifica vibrazione di ogni fiore
è presente in natura, sotto molti aspetti e si manifesta in una molteplicità di
cose (in asse analogico), nei frutti, negli esseri viventi, nei luoghi e nelle
cose (anche le pietre hanno la loro particolare carica e potere vibratorio), ma
Bach, come già accennato, trovò i fiori (organi di riproduzione delle piante,
che contengono il seme a livello potenziale), la più alta e potente espressione
energetica della natura; e dai fiori stessi, quei trentasette da lui isolati,
rappresentano il "top", della manifestazione dell'Energia Vitale.
Vorrei ora citare
uno stralcio di una sua lettera per farvi dedurre quale spessore la sua anima
avesse raggiunto: << Tutta la vera
conoscenza viene soltanto dalla nostra interiorità, in una comunicazione
silenziosa con la nostra anima. Le dottrine e le civiltà ci hanno derubato del
silenzio, ci hanno sottratto la conoscenza che tutti abbiamo dentro di noi.
Siamo stati portati a credere che dobbiamo ricevere l'insegnamento da altri e
quindi i nostri io spirituali sono stati sommersi. La ghianda che è stata
portata mille miglia lontana dal suo albero-madre sa, senza istruzioni, come
diventare una quercia perfetta. I pesci dei mari e dei fiumi depongono le uova
e nuotano lontano <...> eppure
nella ghianda e nelle uova esiste tutta la conoscenza necessaria al frutto per
diventare tanto perfetto quanto i suoi genitori. <...> E' necessario ritornare alla Conoscenza che
si trova dentro di noi e che contiene tutta la verità. Per ricordare tutto
questo sapere non c'è bisogno di cercare consiglio, non esiste nessun
insegnamento valido se non quello interiore. Cristo insegnò che i gigli del
campo, nonostante non abbiano mai lavorato o faticato, sono vestiti in modo
migliore di Re Salomone in tutta la sua gloria. E Buddha ci insegnò che saremo sulla
giusta strada della realizzazione di noi stessi, una volta che ci saremo
liberati da preti e libri. >>.
Poeta del vero
amore, egli asserisce che l'avidità,
in quanto fatto materiale, è l'origine degli squilibri fisici, mentre la paura è all'origine di quelli mentali.
Esse sono alla base della nostra ignoranza nel conoscere e nell'amare
veramente. L'avidità ci porta a pensare di essere amati solo e quando qualcuno
soddisfa i nostri bisogni, mentre la paura ci porta ad odiare ed a pensare di
essere odiati da chi temiamo ci possa prendere o sottrarre qualcosa. Il circolo
vizioso di questi sentimenti porta alla degenerazione dell'individualità delle
persone, mentre l'amore che Bach incarna e auspica, consiste proprio nel
riconoscimento, nell'espressione e nell'accettazione dell'individualità
personale: << compito dunque del
terapeuta, è incoraggiare l'individualità di ognuno, poiché ogni essere umano è
unico >>.
Lo stralcio che
segue, tratto dal suo: "essere se stessi", ci farà notare come abbia
profondamente intuito la dinamica psicosomatica già all'inizio del secolo:
<< Il dolore è il risultato della
crudeltà che causa dolore agli altri, e può essere mentale e fisico: ma siate
sicuri che qualunque dolore abbiate, se solo voi ricercherete in voi stessi,
troverete che qualche azione violenta o pensiero rigido è presente nel vostro
carattere: rimuoveteli ed il vostro dolore cesserà. Se voi soffrite per la
rigidità dell'articolazione o dell'arto, voi potrete essere altrettanto certi
che c'è rigidità nella vostra mente; che probabilmente vi attaccate rigidamente
a qualche idea, a qualche principio, a qualche convenzione, che forse non
dovreste avere. Se voi soffrite di asma, o di difficoltà nella respirazione,
voi state in qualche modo soffocando un' altra personalità; oppure state
opprimendo voi stessi per mancanza di coraggio ad agire giustamente. Se voi
deperite è perché state permettendo a qualcuno di bloccare l'entrata della
forza vitale nel vostro corpo. persino la parte del corpo colpita indica la
natura dell'errore. La mano, errore o torto nell'azione; il piede, omissione di
assistenza agli altri; il cervello, difetto di controllo; il cuore, carenza o
eccesso, o azione errata riguardo all'amore; l'occhio, difetto di visione e di
comprensione della verità quando è posta di fronte a voi. Ed esattamente così
si potrebbe elaborare la ragione e la natura di un'infermità: la lezione
occorsa al paziente e la necessaria correzione da farsi. >>.
Egli inoltre, intuì
quello che nella nostra coscienza collettiva soltanto oggi sta iniziando
timidamente a penetrare, grazie alla cultura "new age", ed a quelle
anime pioniere che hanno già toccato il fondo di questi nostri tempi e stanno
ritornando all'innata saggezza dell'uomo ed al senso del sacro.
Bach si accorse che
focalizzando l'attenzione sui propri problemi non faceva che peggiorare le
cose, in quanto queste venivano alimentate dall'energia della sua attenzione,
dalle paure, dall'angoscia del dolore e della morte. In perfetta sintonia con
quello che oggi viene definito "pensiero positivo", egli arrivò a
formulare l'idea che non si può resistere o combattere il male, ma soltanto
accettarlo e prenderne coscienza, mentre l'attenzione e l'energia vitale
vengono incanalate nell'alimentare la virtù e lo stato d'animo opposti perché
prendano il sopravvento emotivo nella persona, svuotando l'anima dalle emozioni
nocive e negative. Così ne parla in "essere se stessi": << Sempre ricordatevi l'ingiunzione che Cristo
diede ai suoi discepoli, "Non resistete al male". La malattia ed il male
non sono da conquistare lottando direttamente, ma facendo prendere al bene il
loro posto. Il buio è rimosso dalla luce, non da buio maggiore; l'odio
dall'amore; la crudeltà dalla simpatia e dalla pietà; la malattia dalla salute.
Il nostro completo obiettivo è capire i
nostri difetti e tentare di sviluppare la virtù opposta così che il difetto
scomparirà da noi come la neve si scioglie alla luce del sole. Non
combattete i vostri guai; non lottate contro la vostra malattia; non
aggrappatevi alla vostra infermità; piuttosto dimenticatele concentrandovi
sullo sviluppo della virtù di cui avete bisogno. >>.
Dapprima egli trovò
i primi dodici rimedi, che chiamò "i dodici guaritori", per ovviare
ai dodici principali stati d'animo negativi che condizionano il genere umano,
solo successivamente e progressivamente si aggiunsero gli altri per completare
e "coprire" integralmente la gamma negativa degli stati d'animo
umani.
Riportiamo ora un
ultimo stralcio dal suo "Libera te stesso", dove Bach presenta i
"dodici guaritori", indicando, oltre l'emozione negativa e il rimedio
floreale corrispondente, anche la virtù opposta da coltivare, e verso la quale
il potere del fiore porta naturalmente:
<< Ciascuna delle erbe corrisponde ad una delle
qualità e il suo scopo è di fortificare quella qualità in modo che la
personalità possa superare quel difetto che è l'ostacolo particolare. La
tabella seguente indicherà la qualità, il difetto e il rimedio che aiuta la
personalità a scacciarlo.
DIFETTO :
|
ERBE : |
VIRTU' : |
costrizione |
CHICORY |
amore |
paura |
MIMULUS |
compassione |
irrequietezza |
AGRIMONY |
pace |
indecisione |
SCLERANTHUS |
risolutezza |
indifferenza |
CLEMATIS |
dolcezza |
debolezza |
CENTAURY |
forza |
dubbio |
GENTIAN |
comprensione |
fanatismo |
VERVAIN |
tolleranza |
ignoranza |
CERATO |
saggezza |
impazienza |
IMPATIENS |
perdono |
terrore |
ROCK ROSE |
coraggio |
dolore |
WATER VIOLET |
gioia |
<< Questi rimedi sono dotati di un potere
guaritore ben definito, ben distinto da una cieca fiducia, la loro reazione non
dipende neanche da chi li amministra, come un sedativo può far dormire il
paziente se dato da un infermiere o da un medico. >>.
Quest'ultima parte
mostra la difesa della floriterapia, da quello che oggi potremmo chiamare:
"il dilemma dell'effetto placebo".
Ora riassumeremo,
in modo schematico e sintetico gli altri 26 rimedi, e le corrispondenti
emozioni negative e positive ad essi legate.
ASPEN, porta dalla
paura dell'ignoto al coraggio ed alla fede.
BEECH, porta
dall'intolleranza all'accettazione.
CHERRY PLUM, dalla
paura di non poter controllare le proprie reazioni, al coraggio
del "lasciar scorrere".
CHESTNUT BUD, porta
dal ripetere i medesimi errori, ad apprendere
dall'esperienza passata.
CRAB APPLE, porta
dall'impurità mentale e dal senso di sporco, alla disintossicazione
psicofisica.
ELM, porta dal
sentirsi sopraffatti dalle responsabilità, al sentirsi perfetti senza doverselo
guadagnare.
GORSE, porta dalla
disperazione alla speranza.
HEATHER, porta
dall'egocentrismo al vero amore per sé stessi.
HOLLY, dall'odio,
l'invidia e la gelosia, al vero amore.
HONEYSUCKLE, dalla
nostalgia e dal rimpianto al presente.
HORNBEAM, dalla
stanchezza psicologica all'energia mentale.
LARCH, dalla paura
di fallire e dall'insicurezza, alla fiducia in sé e nelle proprie capacità.
MUSTARD, dallo
sconforto e dalla depressione, alla fiducia nel futuro ed alla stabilità
interiore.
OAK, dalla
disperazione di chi non vuole arrendersi, al saper cedere e qualche volta....
piegarsi.
OLIVE,
dall'esaurimento psicofisico, alla rigenerazione.
PINE, dai sensi di
colpa alla liberazione dello spirito.
RED CHESTNUT, dall'eccesso di paura e preoccupazione per gli altri, alla capacità di trasmettere emozioni positive.
ROCK WATER, l'acqua di roccia porta dall'autorepressione e dalla rigidità mentale, all'elasticità ed alla consapevolezza.
STAR OF BETHLEHEM,
porta alla liberazione di shock e traumi anche antichi e profondi.
SWEET CHESTNUT,
porta dall'estrema angoscia al dominio delle emozioni ed alla
crescita interiore.
VINE, dalla volontà
di potenza alla saggezza.
WALNUT, porta dalla
vulnerabilità e dall'influenzabilità, alla libertà personale e dalle
influenze esterne.
WHITE CHESTNUT,
dall'assillo mentale, alla mente libera.
WILD OAT, porta
dall'indecisione esistenziale al proprio cammino di vita.
WILD ROSE, dall'apatia
e dalla rassegnazione, alla partecipazione creativa ed all'amore per la
vita.
WILLOW, porta dal
risentimento e dall'amarezza, all'ottimismo ed al pensiero
creativo.
Più che il verbo
"portare", avrei dovuto usare nel descrivere i rimedi floreali, il
verbo "accompagnare", perché essi non si "insinuano" nel
nostro corpo chimicamente, o comunque in modo indotto e forzato dal di fuori;
le essenze floreali del dott. Bach, molto umilmente e docilmente, entrano in
risonanza con i nostri stati emotivi interiori e con le nostre frequenze
vibrazionali, senza togliere né aggiungere, né intervenire direttamente, esse
semplicemente portano un'informazione, sono vettori della stessa sostanza di
cui è fatta la nostra anima, sono il polo positivo di un'energia che entra in
risonanza con il polo negativo presente dentro di noi, per far scoccare la
scintilla della vita e dell'evoluzione. Essi accompagnano soltanto, ma non
costringono, ci schiudono le possibilità prigioniere dei fantasmi della nostra
mente, come al solito il cammino spetterà a noi, come d'altronde la guarigione
e l'evoluzione personale.
Il messaggio
"viaggia" a livello sottile, energetico, trasportato dalla memoria
dell'acqua pura, della rugiada, che nel magico momento dell'aurora, aiutata dal
gioco e la partecipazione attiva di tutti gli elementi base, entra in risonanza
con i poteri del fiore, che divengono l'anima stessa di quest'acqua miracolosa
e benedetta dal cielo.
Le applicazioni ed
i campi d'azione della floriterapia sono infiniti come lo sono le dinamiche
energetiche ed emotive degli esseri umani, essi agiscono e si adattano
creativamente ovunque esista la vita, l'evoluzione ed il movimento e quindi
nella materia e nel Tutto.
La precedente
classificazione mostra in modo altamente riduttivo, la qualità energetica
prevalente del rimedio, ma a tutti i livelli essi hanno la loro partecipazione
fin dove il nostro intuito riesce a portarli.
Ogni fiore esprime
e rappresenta anche simbolicamente una tipologia psicologica e costituzionale
dell'individuo, formando una "mappa" molto reale e rappresentativa
della complessità delle tipologie umane e delle relative dinamiche emotive, una
ricchissima e completa classificazione, che aiuta anche alla formazione di un
approccio e di una terminologia comune, nel contesto della ricerca in
Floriterapia (parleremo, per esempio di "clematis
", per descrivere un "sognatore", suscitando
contemporaneamente un quadro completo di quella particolare personalità).
E. Bach suddivise i
rimedi in 7 gruppi emozionali: Rimedi
per la paura (Roch Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut); Rimedi per l’incertezza (Cerato,
Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat); Rimedi per la mancanza di interesse nel presente (Clematis,
Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud); Rimedi per la solitudine (Water
Violet, Impatiens, Heater); Rimedi per
l’ipersensibilità (Holly, Walnut, Centaury, Agrimony); Rimedi per lo scoraggiamento e la
disperazione (Crab Apple, Oak, Willow, Star of Bethlehem, Sweet
Chestnut, Elm, Pine, Larch); e Rimedi
per la cura eccessiva per gli altri (Rock Water, Beech, Vine, Vervain,
Chicory).
Questa, rappresenta
la suddivisione “classica” o “emozionale”, ma i rimedi possono essere
semplicemente elencati in ordine alfabetico (suddivisione “neutra”), o possono
assumere suddivisioni di volta in volta diverse (suddivisioni “alternative”), a
secondo della necessità e dell’adattabilità dei rimedi stessi di fronte a
situazioni, casi o sperimentazioni particolari. Nel mio: “iniziazione alla Reflessologia del piede”, edito in questa stessa
collana, ad esempio, presento una originale suddivisione dei rimedi calzata
alle 5 “orbis” o orbite complementari e legge dei 5 movimenti della medicina
Tradizionale Cinese, per usare la floriterapia durante lo svolgimento delle
sedute di riflessologia o, più in generale, per poter “inquadrare” i rimedi
secondo “l’occhio a mandorla” (l’ottica) degli orientali e della loro medicina
tradizionale.
Funzionalmente i
rimedi possono, e spesso debbono, essere combinati tra loro; qui entrano in
gioco di nuovo, le nostre potenzialità creative (vedi, per questo, il capitolo
sulle combinazioni di rimedi).
Il floriterapeuta è
un artista che combina insieme i rimedi, come un pittore combina i colori, la
nostra creatività è libera di esprimersi ma deve sottostare alle leggi
analogiche e bioenergetiche, come il pittore alle leggi dell'estetica.
Ci sono infiniti
modi di combinare i rimedi, ci sono combinazioni azzeccate ed altre
insufficienti o neutre (mai negative), ce ne sono altre dalla valenza superiore
e quasi miracolosa come quelle messe a punto da Bach in persona, come il "RESCUE REMEDY", il rimedio di
pronto soccorso, da usare in ogni caso di trauma e per tutte le emergenze,
ottenuto dalla miscelazione di cinque diverse componenti floreali quali:
- Stella di Betlemme (STAR OF BETHLEHEM), per lo shock;
- Visciola
(CHERRY PLUM), per la mancanza di controllo;
- Vitalba
(CLEMATIS), per la perdita di coscienza;
- Eliantemo
(ROCH ROSE), per il terrore e gli attacchi di panico;
- Balsamina
(IMPATIENS), per lo stress.
Vi consigliamo
caldamente di tenere sempre con voi un'ampollina di questo preparato,
(obbligatorio per i terapeuti), esso si presta in mille occasioni, può
alleviare il dolore e lo shock di un incidente, come far riprendere una pianta
quasi completamente secca (per questo aggiungete poche gocce del rimedio puro
all'acqua dell'irrigazione); è in ogni occasione un potente stimolo alla vita e
alla coscienza.
Una miscela di
Rescue Remedy e il rimedio del fiore del melo selvatico (CRAB APPLE), per la
pulizia e la disinfezione, si può reperire anche in crema per ogni problema
della pelle o addirittura per disinfettare ferite e favorire la
cicatrizzazione.
Vi consigliamo
inoltre, se vorrete sperimentare, curarvi o essere aiutati nel percorso
evolutivo personale con i Rimedi Floreali di Bach, di acquistare l'intera
trousse, o le singole ampolline, nella versione originale della casa
produttrice inglese (Centro Dr. Edward Bach di Mount Vernon, Inghilterra), con
tanto di marchio registrato (Bach
FLOWER REMEDIES®), reperibili nelle farmacie omeopatiche e nelle migliori
erboristerie, in modo che la qualità e la purezza dei rimedi siano assicurati.
I rimedi floreali
di Bach, nel Regno Unito e in altri paesi europei sono inclusi nella Farmacopea
Omeopatica; in Italia, sotto l'aspetto legale, sono autorizzati alla vendita
come farmaci omeopatici, avendo ricevuto un'autorizzazione ministeriale in tal
senso, in accordo alla legge 185/95.
Grazie al fatto che
i rimedi non sono farmaci allopatici o comunque chimici o invasivi e non hanno
nessuna controindicazione, che non possono assolutamente essere usati in
maniera nociva verso qualsiasi forma di vita, grazie al fatto che un rimedio o
una combinazione di rimedi non può essere mai "sbagliato" (anche se
non è calzato sul problema che volevamo curare, le vibrazioni energetiche dei
fiori possono stimolare e rafforzare quelle sfere in cui comunque abbiamo già
un ottimo equilibrio) e grazie al caro dottor Bach che ha voluto, spinto dal
suo amore per l'umanità, mettere a punto un metodo alla portata di tutti e che
scavalcasse medici e libri o comunque qualsiasi appoggio esterno all'individuo,
che i rimedi floreali sono un metodo di riequilibrio psicofisico-energetico e
di aiuto nell'evoluzione personale e spirituale dell'essere umano e della vita
tutta, accessibile a chiunque, di uso personale e domestico, economico e
naturale, semplice e innocuo ma anche potente e altamente energetico; la vostra
interiorità, l'Anima, diverrà la vostra migliore amica, il vostro confessore e
consigliere, nonché