La via del Servizio
di: G.S. Arundale
Se desideri essere di aiuto
agli altri con vantaggio loro e senza danno per te, osserva che questi tre
principi ti guidino nel tuo servizio:
1) Che la tua più grande gioia
stia nel seguire il sentiero del servizio.
2) Che tu sappia di essere
soltanto l’agente di qualche forza più grande di te, la quale manda attraverso
te il potere del servizio.
3) Che tu veda negli altri la
stessa divina natura da te posseduta.
Ricordati che qualunque cosa tu possa dire o pensare
di un altro, è probabilmente già stato detto o pensato da altri di te.
Quando tu vieni offeso in
qualche modo, ricorda che chi offende un altro soffre più dell’offeso.
Non permettere che la forza
del tuo affetto per un altro disturbi la tua bilancia o la sua.
Il tuo servizio deve
fortificare, non indebolire.
Non essere geloso del più
grande potere di servizio di un altro, piuttosto sii contento che esista un
potere più grande per aiutare quelli che la tua debole forza può essere
incapace di raggiungere.
Quando dai non attendere che
il ricevente prenda il dono per sé solo. Rallegrati quando il dono che ha dato
a quegli la felicità, rende felice anche un altro.
Quando stai aiutando un
altro, cerca di essere in quel momento l’ideale da cui hai attinto il tuo
potere di servire. Così raggiungerai il tuo ideale e nello stesso tempo
aiuterai in modo più sicuro.
Non devi cercare i frutti
del tuo servizio né sentirti infelice quando nessuna parola di gratitudine
viene da chi tu aiuti. E’ lo spirito che tu servi e non il corpo e tu puoi
sempre vedere la gratitudine dello spirito sebbene le labbra restino
silenziose.
Non cercare mai l’affetto di
quelli che ami. Se il tuo amore per essi è sincero, presto o tardi entrerà nei
loro cuori e sarà corrisposto; se è soltanto passeggero, meglio che essi
sfuggano il dolore di qualche giorno, conoscendo che il tuo amore se ne è
andato.
Ricorda che nessuno può
servire sinceramente se non ha cominciato a guadagnare il controllo sopra se
stesso.
Il miglior servizio è quello
che rende il fardello più leggero, non quello che lo toglie.
Tu servirai meglio il
prossimo quando lo accetterai come espressione dei tuoi stessi ideali.
Attraverso ciò che c’è di
meglio in lui sta ogni migliore via del servizio dell’uomo. Ci sono tante
strade del servizio come ci sono popoli nel mondo bisognosi di essere aiutati.
Il tempo per il servizio è
ogni momento del giorno, basta il pensiero: non può sempre esserci l’occasione
per una azione gentile ma c’è sempre l’occasione per un atteggiamento gentile.
Meno una persona pensa a se
stessa e più realmente presta attenzione al suo miglioramento. Ogni piccolo
atto del servizio ritorna a chi lo fa nella forma di un accresciuto potere di
servire.
Se una persona rifiuta il
modo in cui vuoi servirla, cerca di trovare un’altra forma di servizio. Il tuo
desiderio è di servirla, non di dettarle il modo con il quale essa deve essere
aiutata.
Non
essere troppo timido ad offrire il tuo aiuto a chiunque sia nel bisogno, sia
che tu lo conosca o no. Il suo bisogno te lo rende fratello; la tua timidezza è
una forma di orgoglio che priva lui di un soccorritore nel momento del suo
bisogno.
Non dire a te stesso: io ho
dato molto aiuto agli altri, oggi. Piuttosto cerca di vedere se non avresti
potuto dare di più e pensa come realmente hai fatto poco per diminuire la
miseria ed il disagio del mondo.
Quelli che sono i migliori seguaci dei più grandi
capi sono i migliori capi per coloro che conoscono meno, perché nessuno può
comandare saviamente se non imparò ad obbedire.
La migliore via per indurre
una persona a prendere una buona decisione è che la segua tu stesso.
Dà agli altri tanto credito
per le buone intenzioni quanto ne vorresti fosse conferito a te.
Nessuno è offeso finché
riceve il colpo dell’insulto mentre lo è nel suo intimo perché un insulto è il
prodotto della più bassa natura e non può toccare chi sta più in alto.
Quando pensi di essere
migliore degli altri perché stai imparando a servire e quelli apparentemente
no, in quel momento cessi di servire.
Il vero servizio consiste
nel dividere la tua vita con un altro e non nel metterti al di fuori di lui,
direttamente o indirettamente come un esempio inestimabile.
E’ meglio agire prima e
parlare poi anziché parlare prima e agire dopo ma in genere è meglio di tutto
agire e poi tacere.
La capacità di una persona a
ben servire può essere giudicata solamente dal modo con cui essa conduce la sua
vita intima, non dai libri che ha scelto, né dalla stima di cui gode, né dalle
sue pubbliche parole e dai suoi pubblici atti. Non sono le grandi azioni pubbliche
che fanno grande un uomo, bensì i piccoli atti quotidiani di abnegazione che
spesso nessuno avverte.
Colui che vorrà servire l’Assoluto deve essere preparato a dare
tutto ciò che ha per amore del privilegio di servire.
Una persona può chiedere il
tuo servizio in molti modi ma tu la servirai meglio dandole ciò di cui
abbisogna e non quello che può desiderare, sebbene essa possa aver noia della
forma che prende il tuo servizio. Cerca soltanto di mettere il tuo servizio in
una forma che lo renda accettabile.
Non è vero servizio dare a
qualcuno l’aiuto che spetta ad un altro. Molti desiderano servire ma non
ricercano il modo giusto sicché finiscono col trascurare quelli che ne hanno
più bisogno per quelli che ne hanno meno.
Tanto migliore è l’opera,
tanto migliore è il giorno. Non c’è nessuno al mondo che non abbisogni di
qualcosa e nessuno al mondo che non possa dare qualcosa.
Quando tu stai tentando di
servire qualcuno, non impazientirti della sua debolezza. La sua debolezza ti dà
il privilegio di servirlo, perché se egli non avesse nessuna debolezza, non
abbisognerebbe di nessun servizio.
Come non c’è dolore che non
contenga la promessa di una futura gioia, così non c’è debolezza che un giorno
non sbocci in qualche nobile qualità.
Quando stai aiutando qualcuno,
cerca di ricordare che la forza nella sua debolezza diventerà, attraverso il
tuo aiuto, la forza di una futura qualità: tu non puoi cambiare la forza, ma
devi cercare di cambiarne la forma e la direzione.
Un piccolo aiuto dato
realmente nei limiti dei tuoi mezzi attuali, ha maggior valore che stare a
pensare quanto meglio saresti capace di servire se i tuoi mezzi fossero
maggiori.
Tu puoi aiutare un altro
spiegando con il tuo carattere le qualità di cui egli manca.
Il mezzo di provare il
valore del tuo servizio giornaliero agli altri è di osservare se tu giorno per
giorno diventi più calmo, più pago, più felice e più tollerante.
Il mondo chiede a te il tuo
massimo servizio, non il massimo in senso assoluto. Quando tu fai tutto quello
che puoi, fai tutto quello che devi.
Non permettere mai che il
rifiuto di una persona alla tua offerta di servizio sia un pretesto per
rifiutare qualche aiuto ulteriore. Chi rifiuta gli atti del servizio finisce
con l’abbisognarne di più.
Sta attento a non rifiutare
un affettuoso servizio offerto spontaneamente, perché c’è tanto servizio nel
riceverlo quanto nel compierlo.
Una volta che tu hai servito
il più saviamente e cordialmente che puoi, non essere ansioso del risultato,
perché la purezza del tuo servizio ritorna in benedizione a colui che serve e
circonda di benedizioni la persona servita.
L’ideale ricompensa del
servizio è un potere accresciuto di amare e perciò di servire.
Una persona che non è
veramente felice non può veramente servire.
Un servizio affettuosamente reso, anche se risulta
malaccorto, non può a lungo andare nuocere alla persona che cercasti di
aiutare. La forza dell’amore la proteggerà dal danno della tua inavvedutezza.
Perdonare veramente un altro
consiste nell’affettuoso ed ardente sforzo di aiutarlo a criticare in futuro la
debolezza per la quale il perdono è stato richiesto.
Qualche volta ma non spesso,
può essere nostro dovere giudicare gli altri: è sempre nostro dovere aiutarli.
Se tu desideri provare il
tuo progresso spirituale, cerca di vedere se trascuri meno di prima l’occasione
di servire.
Quando critichi la forma di
servizio di un altro, tu forse dimentichi che egli sta aiutando quello che la
tua forma di servizio non può raggiungere.
Non temere di proclamare
l’origine della tua ispirazione a servire, perché la conoscenza della fonte
della tua stessa felicità è una delle più belle offerte che tu possa dare al
mondo.
Ogni affettuoso servizio che
tu rendi ad un altro è un angelo guardiano che tu hai creato perché gli stia
vicino a incoraggiarlo e proteggerlo. Maggior amore tu poni nel servizio, più
vita tu dai all’angelo custode e più a lungo egli vivrà incoraggiandolo e
proteggendolo.
Non credere che servano solo
quegli atti di servizio che sono visti con gli occhi fisici. Alcuni dei più
grandi atti di servizio sono quelli che nessuno vede.
Se rimandi a domani un atto
di servizio, puoi aver perduto un’opportunità di servire, perché questo atto
può non essere necessario domani e non è stato fatto oggi.
Uno degli atti più negletti
del servizio è quello di porre deliberata attenzione ad ogni persona che viene
a visitarti. Metà dell’atto di servizio è compiuto quando tu abbia ascoltato
con interesse che cosa quella persona aveva da dire.
Quando soffri, cerca di
ricordare che stai acquistando, sebbene forse con difficoltà, un aumentato
potere di simpatizzare con le sofferenze altrui, perché quando tu sei passato
attraverso un particolare dolore puoi finalmente, dall’intensità della pena che
hai sofferto, intendere meglio la pena che un tale dolore ha dato ad un altro.
Ci sono due aspetti
dell’unità che quelli che vorranno servire devono capire: l’aspetto della pena
e l’aspetto della gioia. Il primo insegna una comune lotta che tutti devono
condividere, mentre l’altro proclama un comune fine verso il quale tutti sono
diretti.
Il giudizio del mondo sopra
i tuoi atti di servizio, importa infinitamente meno del giudizio del tuo cuore.
Molti sono volonterosi ed
abili nel servire in certi ambienti. Quanti sono volonterosi e capaci di
servire ovunque?
Come bei fiori si trovano in
luoghi aridi, così è servizio più bello quello che è reso in tempi e luoghi di
grandissimo bisogno.
Come spesso una piccola
fiamma brilla splendidamente nelle tenebre circostanti, così un piccolo atto di
servizio brilla chiaramente in mezzo ad una cerchia di egoismo.
Più ciò che ti circonda è
brutto, più grande è il bisogno di renderlo bello con gli atti del servizio.
Se tu sei incapace di
scoprire le occasioni per il servizio dove ti trovi attualmente, sarai incapace
di scoprirli nel luogo dove ti piacerebbe essere.
E’ molto miserabile e solo
in questo mondo chi, ricevendo molti atti di servizio, non ne offre in
ricambio.
Servizio nel mondo fisico è
azione, nel mondo delle emozioni, simpatia, nel mondo mentale, intelligenza.
La luce della vostra
giornata si fonda tanto sopra la lucentezza di un atto di servizio quanto sopra
lo splendore del sole.
La migliore chiave con la
quale di buon mattino potere aprire la porta della felicità per il giorno, è
qualche piccolo atto di servizio compiuto presto e affettuosamente.
Il servizio è simile alla
misericordia due volte benedetta: benedice colui che dà e colui che riceve.
La conoscenza del tuo Io
interiore è ottenuta attraverso il servizio del tuo Io esteriore.
Il servizio è l’espressione
di una qualità in armonia con il tuo dovere verso quelli che ti circondano. Per
esempio, per i più vecchi di voi in saggezza la più vera espressione dell’amore
è reverenza, mentre per quelli che conoscono meno è protezione.
Per qualcuno il servizio è
condizionato all’ammirazione e all’applauso di quelli che lo circondano: per
altri dipende solamente dal bisogno di quelli che lo circondano.
Proprio come ci sono gli
amici del bel tempo, così ci sono i servi del bel tempo. Guarda nel tuo cuore,
per quanto possa giudicare, sino a che punto è disinteressato il tuo desiderio
di servire.
C’è qualche volta difficoltà
a stabilire se l’uomo che non ha amici abbisogni della nostra amicizia più di
quello che ha molti amici. Se egli non può farsi degli amici, a maggior ragione
noi dovremmo diventarlo per lui.
Quelli che pensano di dover
essere trattati meglio degli altri sono in genere proprio quelli che devono
trattare meglio gli altri.
Uno dei più veri segni di
puro affetto è essere capaci di chiedere un favore ad un amico senza essere
frainteso.
Dio registra tutti gli atti
di servizio, gli uomini solamente quelli che possono capire e che approvano.
Gli atti di servizio di
molta gente hanno la loro origine nell’educazione, i nostri devono avere la
loro origine nell’amore.
Il grido del bisogno è
sofferenza, il grido del servizio è amore.
Mentre correggi il fallo di
un altro immagina di averlo commesso tu stesso.
Non parlare degli altri come
tu non vorresti parlare ad essi.
La sola conoscenza che ha
valore è quella che ti conduce più vicino al tuo fratello.
Tu non sai più degli altri,
a meno che tu non ami e non serva più degli altri.
Quelli che realmente sanno,
non possono essere orgogliosi della propria conoscenza, perché essi sanno che
sono ignoranti.
Se tu sei superiore in
autorità agli altri, ricorda che mentre la tua posizione può guadagnarti la
loro adulazione, soltanto le tue qualità conquisteranno il loro amore.
Quando sei in mezzo a
stranieri, pensa in qual modo puoi guadagnare la loro benevolenza piuttosto che
al modo di impressionarli con la considerazione della tua importanza.
Il culto di
Dio sta nel servirsi delle sue parole.
Se tu sei capace di
riconoscere i tuoi falli, il mondo riconoscerà con gioia le tue virtù.
Se tu cominci a sentire
orgoglio per la tua influenza, esamina quanto è dovuto alla tua posizione e
quanto al tuo carattere. Ogni persona in una certa posizione di potere ha una
influenza di un certo genere.
Sii molto
attento a non favorire persone a scapito del dovere.
Vera
devozione è quella che serve, non quella che obbliga.
E’ meglio cominciare con
l’adattare te stesso al tuo lavoro, piuttosto che lagnarti che il lavoro non si
adatta a te.
La vera meditazione consta
di un accresciuto potere a servire e di un diminuito assorbimento nel nostro
stesso progresso personale.
Quelli che esprimono
scontento per il modo nel quale i loro servizi sono riconosciuti, non hanno
ancora imparato che cosa realmente è il vero servizio.
Sii sollecito nel vedere che
i tuoi atti di servizio sorpassano le tue promesse.
Non è vero atto di servizio
il compimento di ciò che ti impedisce di adempiere il dovere.
In tempi di difficoltà la
silenziosa simpatia è in genere più valevole dell’ignorante attività.
Quelli che sentono che non
ci sono servizi per essi da compiere, spesso dimenticano l’esistenza degli
animali e delle piante.
Quelli che non hanno tempo
per rendere servizio in qualche maniera, trovano poi tempo abbondante per
riceverli.
Uno dei più rari atti di
servizio è trattenersi dal giudicare una persona senza averla udita.
I nostri mali ci aiutano a
capire che gli atti del servizio esistono tanto nell’attitudine mentale quanto
nell’attività del corpo.