Di: Paola Pirarba
Nell’epoca in cui viviamo,
caratterizzata da cambiamenti sempre più accelerati che sconvolgono tutti gli
aspetti della vita umana e della natura, abbiamo più che mai bisogno di
coscienze capaci di unificare le due facoltà fondamentali dell’essere umano:
quella del conoscere e quella del comprendere, in una dinamica interna che
produca elevazione e consapevolezza sempre maggiore e che, partendo dalla prima
importante integrazione tra sentimento
e ragione, proceda verso quella più
elevata tra intelletto e intuizione, per
giungere alla esperienza di unificazione della personalità con la parte più essenziale dell’essere umano: il Pensatore, l’Anima, che dovrà infine
fondersi su livelli più alti con
Siamo quindi coinvolti in un
processo di acquisizione di conoscenza
da trasmutare in saggezza, da gestire
su questo piano fisico della vita, per armonizzare Cielo e Terra.
Da sempre gli insegnamenti
spirituali ci aiutano in questo senso, se non altro per sviluppare la nostra
capacità di visione di un “Tutto maggiore” rispetto al piccolo “tutto” del nostro mondo personale.
Da diversi decenni anche la scienza, nei suoi
svariati campi di indagine e applicazione, ci induce ad ampliare il nostro spazio percettivo; le immagini della
terra vista dallo spazio, ormai accessibili a tutti, hanno un forte potenziale
simbolico capace di stimolare la nostra immaginazione e rendere più nitida la
nostra visione del futuro che abbiamo in programma di costruire, sulla terra,
nostra attuale dimora.
Potendo quindi collocarci con facilità in un punto
immaginario tra cielo e terra che ci permetta di vedere il nostro pianeta nella
sua interezza e di vederlo con l’occhio interiore dell’intuizione, riusciamo a
percepire il nostro globo come un sistema vivente, capace di
auto-organizzazione, e inserito nel più vasto spazio del Sistema Solare. E’ un
Essere la cui vita si svolge non solo attraverso una fitta rete di relazioni,
interne ad esso, intessuta dagli esseri minori che vi dimorano, ma anche
mediante un complesso di relazioni esterne, che si stabiliscono con gli altri
globi del Sistema maggiore.
Ci viene detto, ma ben ce ne accorgiamo da soli, che
il nostro è un pianeta “non sacro”,
che riceve impressioni ed impulsi all’evoluzione dall’intero sistema planetario
e dai “Sette Pianeti Sacri”, detti
tali dalle scienze esoteriche in quanto pervenuti ad un livello di evoluzione
interna che li mette in grado di irradiare energie evolutive all’esterno.
I Maestri della Teosofia ci hanno portato, anche in
questo secolo appena trascorso, molti insegnamenti che riguardano
Nella nostra posizione
privilegiata “tra cielo e terra”
possiamo percepire i tre Regni di natura che hanno forma, consistenza e
movimento, in sistemi complessi intercomunicanti, in equilibrio più o meno
precario, più o meno dinamico.
Possiamo distinguere la grande famiglia umana, il
quarto Regno, impegnata in uno sforzo di grande portata che la vede
protagonista di un cambiamento profondo, poiché si avvia a passare dalla
condizione di “consumatrice” dei beni
della Terra al ruolo, ben più impegnativo, di “Custode responsabile” degli stessi; responsabile in quanto
responsiva alle grandi Leggi della Vita:
Proprio dal momento in cui
il potenziale distruttivo creato dagli uomini sulla terra (frutto della mente
analitica, indagatrice, manipolatrice e separativa) ha raggiunto livelli che
minacciano la continuazione della vita sull’intero pianeta, proprio per questo
l’imperativo etico della pace tra tutti gli esseri si può tradurre, in questa
epoca, in nuovi modelli di comportamento realmente praticabili. Modelli che non
solo non sono più in contrasto ma, paradossalmente, coincidono con
quell’istinto di auto-conservazione che fino ad ora era, con ragione,
considerato l’origine di ogni aggressività e violenza distruttiva.
Lo sviluppo della mente ci
ha messo nelle condizioni non solo di potenziare il procedimento del pensiero
associativo-lineare (e di vederne gli effetti “non più sostenibili”) ma anche di scoprire le straordinarie
possibilità del pensiero analogico–intuitivo, che ci permette di percepire la
presenza delle grandi Leggi, su scale diverse, nella manifestazione della Vita,
affinché possiamo cominciare l’impegnativo lavoro di unificazione di quei
saperi separati che, invece di contrapporsi e distanziarsi all’infinito,
delegittimandosi reciprocamente, possono ora cominciare ad integrarsi in una
visione comune complessa ed articolata.
Vediamo anche quanto, nelle menti di molti, uomini e
donne, sia presente, in maniera sempre più chiara, la coscienza di essere
strettamente interconnessi, reciprocamente dipendenti non solo con i propri
simili, ma con tutte le forme di vita e di coscienza, visibili ed invisibili.
Questa nozione di interdipendenza, riferita in
particolare alla possibilità di visione, progettazione e prevedibilità del
futuro, e possibilità quindi dell’Umanità Una di determinare i destini dei
popoli e degli individui, conduce a focalizzare l’attenzione sull’aspetto relazionale della vita e sulla qualità della relazione; conduce a
percepire se sessi nella propria “essenza”
più che nell’aspetto “forma” e a
scoprire che la propria essenza è costituita da un centro di consapevolezza in
cui si muove ed agisce l’energia del
pensiero e della volontà.
Da qui la responsabilità di ogni essere umano
rispetto all’uso che egli fa del proprio pensiero.
Il secolo appena trascorso conclude un periodo di
duemila anni, segnato dalla nascita, fioritura e decadimento di numerose
civiltà tutte caratterizzate dall’energia dell’idealismo e del fanatismo, in
lotta reciproca per la supremazia e il dominio sul pianeta.
Ma vediamo anche come, in questo tormentato XX
secolo, pieno di atrocità, hanno cominciato a germogliare molti di quei semi
preziosi che furono messi nella coscienza di pochi fin dall’ultimo quarto del
secolo precedente. Quelle premesse di cui
Ben sapeva
E, consapevole di essere un precursore dei tempi
nuovi, affermava ancora: “Nel XX secolo i
Maestri di Saggezza manderanno forse un discepolo più informato e più adatto di
me a dare le prove finali e inconfutabili della esistenza di una Scienza
chiamata “Gupta Vidya”, Scienza
Esoterica, perché la fonte di tutte le religioni e filosofie svelate al mondo è
stata per molti secoli dimenticata e persa dagli uomini, ma finalmente è stata
trovata come le misteriose sorgenti del Nilo” (D.S. I vol.).
Ci troviamo quindi in un lungo periodo di
transizione a cavallo tra due epoche. In questo interludio tra
I Maestri e gli Esseri spirituali delle Gerarchie Superiori ci sostengono se, con “mente aperta e cuore puro”, ci disponiamo ad una attività di servizio commisurata alle nostre cognizioni, competenze, talenti e aspirazioni.
Se, dopo la sosta in quel punto di osservazione
dello spazio-tempo ritorniamo ad immergerci nella dimensione usuale della vita
terrestre tra tutti gli esseri, umani e non umani, ci accorgiamo di poter
condividere un desiderio comune: la continuazione della vita sul pianeta
insieme all’elevazione della coscienza.
E’ un desiderio che diviene Aspirazione, custodita
nel Cuore dell’Anima del Mondo.
Come esseri specificamente umani, proprio in quanto
dotati di mente che “guarda in alto per
realizzare in basso” abbiamo il compito di creare armonia tra le diverse
forme che esistono all’interno della nostra sfera d’influenza.
L’Armonia alimenta la vita e produce Bellezza;
Nel fuoco del cuore umano ha sede la vita
dell’Anima, il nostro Essere Spirituale, appartenente all’Anima del Mondo;
quell’Essere in cui ciascuna persona umana presto o tardi va identificandosi;
quell’Essere che, di vita in vita, nello scorrere dei periodi della Terra, ha
accumulato innumerevoli esperienze; grazie ad esse può esercitare sempre più
efficacemente il potere di esprimere Volontà di Amore Intelligente, quindi
l’energia della sua Triade Spirituale, per guidare
altri esseri che si trovano nei gradini iniziali della scala evolutiva.
Dal momento che stiamo vivendo ancora gli effetti di
cause messe in moto nel passato lontano e recente dalla attività di quella
parte della nostra mente inconsapevole dell’Unità della Vita, tutti abbiamo una
porzione di responsabilità rispetto alle condizioni di esistenza in cui ci
troviamo; siamo pertanto chiamati a contribuire attivamente per il cambiamento.
Lo sviluppo della mente e delle sue facoltà creative
procede insieme alla percezione dolorosa degli effetti disastrosi di quelle “creazioni” che non onorano l’essenza
divina insita in ogni persona umana. L’esperienza del dolore accelera i tempi
per la praticabilità della Compassione e per l’unificazione tra facoltà
creative della mente e aspirazione segreta del cuore che tende a connettersi
alle Verità Principiali, al Piano Divino.
Tutti possiamo attingere fiducia e forza da una
visione rinnovata della Vita, una visione sistemica che, senza temere di
perderci nella complessità delle relazioni che sempre più compiutamente siamo
capaci di intrecciare, ci permette di realizzare progressivamente nel
microcosmo della nostra Terra quello che è già Realtà nei Sistemi di Vita
superiori. Le menti umane più avanzate sulla via della Saggezza, guardando il
Sole fisico intuiscono, oltre esso, la presenza di un Sole Spirituale il cui
Cuore è collegato al cuore della Terra e al cuore umano e che presiede alla
trasmutazione delle nostre energie psichiche verso una sintesi che riconduce,
rigenerati, al Principio Uno.
Non è un caso che il centro energetico
corrispondente al cuore umano, il Loto Egoico, sia rappresentato nella
Tradizione Spirituale come un fiore con dodici petali che, nei tempi
corrispondenti alle necessità di ciascun Ego, apre la sua corolla dapprima
mediante i petali della Conoscenza, seguiti da quelli dell’Amore e infine da
quelli del Sacrificio; i tre petali più interni, ci viene detto, sono riservati
a ricevere l’energia della Monade che riguarda gli Ego più avanzati.
Coloro che vedono negli aspetti interiori della vita
sanno che l’Ego àncora il suo triplice filo d’argento in tre punti del nostro
corpo fisico-eterico: il filo della vita nel cuore, il filo della coscienza
nella testa, il filo dell’intelligenza - sintesi dei primi due - nella gola.
La nostra capacità di tessere questi tre fili, sulla
base della polarità mente-cuore, può creare un circuito energetico integrato
che, solo, permette di allinearci ai Principi Creatori e Ordinatori della Vita
e a cooperare con Essi.
Possiamo imparare a percepire la “Luce celata” in ogni forma per cogliere
di quest’ultima il potenziale energetico, la sua qualità e il proposito a cui
tende. Possiamo imparare a dirigere le energie psico-spirituali che sono dentro
di noi e intorno a noi verso uno scopo comune condiviso.
Le qualità che la signora Blavatsky indica come
necessarie all’allievo spiritualmente orientato, possono essere considerate
come una sintesi tra gli aspetti più elevati dello scienziato, del mistico e
dell’artista. Si incontrano tra le molte individualità che hanno portato
beneficio al genere umano anche nel nostro mondo contemporaneo.
Ma l’opera delle grandi individualità prosegue e
porta frutto se, sempre più numerosi, discepoli minori e aspiranti uniamo le
nostre menti e i nostri cuori, in
formazione di gruppo e in collegamento con altri gruppi, animati da
principi etici, da propositi condivisi e dalla volontà di realizzarli.
Gli insegnamenti spirituali che riguardano il lavoro
di purificazione mentale e la pratica della meditazione, conosciuti già dai
tempi di Patanjali grazie alla sua importante opera, ma allora accessibili a
pochi, sono attualmente oggetto di studio da parte di quei settori della
Psicologia che indagano sugli aspetti evolutivi delle facoltà psichiche e su
quelli transpersonali della coscienza.
La “coscienza
di gruppo”, pur essendo limitata rispetto al grande Tutto, pone le basi per
un ampliamento della “coscienza isolata
personale” e addestra a pensare in termini più vasti. E’ una tappa che
facilita la possibilità di trovare valori comuni da condividere e fa sì che le
diversità che possono esprimersi inizialmente in termini conflittuali, siano
consapevolmente vissute come ricchezza del gruppo, quando il gruppo diventa
capace di armonizzarle al suo interno.
Annie Besant afferma nella sua opera Il potere del pensiero: “Tutti quelli che sanno qualcosa della
scienza più profonda della mente, riconoscono l’aumento di forza che si può
ottenere dall’unione di più persone allo scopo di aiutare ad un fine comune.
…Un’accolta di persone mentalmente concordi, come appunto un gruppo di teosofi,
può contribuire molto a diffondere nel proprio ambiente delle idee teosofiche
decidendo di pensare insieme per dieci minuti al giorno su un insegnamento
teosofico. Non è necessario che i loro corpi siano tutti riuniti in un solo
luogo, basta che siano insieme le loro menti… Quando delle persone serie si
uniscono in questa propaganda mentale, si verifica un progresso assolutamente
fuori di proporzione con l’opera fisica impiegata. …Volenti o nolenti, noi
impressioniamo di necessità coloro che ci circondano; l’unica cosa da decidere
è se lo faremo con beneficio o con danno, debolmente o con forza, senza uno
scopo o ad un fine determinato. Non possiamo impedire che i pensieri degli
altri tocchino la nostra mente; solo possiamo scegliere che cosa ricevere e che
cosa rifiutare. Noi dobbiamo impressionare ed essere impressionati, ma possiamo
farlo beneficando gli altri o danneggiandoli. …Qui sta la scelta, una scelta di
grande importanza per noi e per il mondo”.
In continuità con quanto espresso da Annie Besant,
può essere opportuno citare alcuni passi tratti da una delle opere di Alice
Bailey, I problemi dell’umanità: “…Il passato somiglia più ad uno stadio
prenatale che ad un ordinario processo vivente; è un preludio ad una vita più
ricca e più illuminata; è un periodo che prepara una cultura e una civiltà che
risulteranno a gloria di Dio, testimonianza vitale della divinità dell’uomo.
Quando il processo della nascita sarà compiuto, si vedrà una nuova umanità
attiva sulla terra, nuova perché diversamente orientata.
…Questo sarà
fatto col semplice metodo (semplice da scrivere, ma difficile da realizzare) di instaurare rette relazioni tra uomini e
popoli.
…Il problema
spirituale immediato che tutti dobbiamo affrontare è controbilanciare
gradatamente l’odio e iniziare nuove tecniche di buona volontà: esperta,
immaginativa, creativa e pratica. La
buona volontà è il primo tentativo dell’uomo di esprimere l’amore di Dio.
Il suo effetto in terra sarà la pace.
… La buona
volontà effettivamente praticata fra le parti politiche e religiose di
qualsiasi nazione e fra le nazioni può rivoluzionare il pianeta.
… Le
impressioni provenienti dalla Gerarchia sono state ricevute, deformate,
applicate ed interpretate male, ed il compito del Nuovo Gruppo di Servitori del
Mondo è di compensare questo male.
… Gli uomini
non vivono all’altezza di quello che già sanno, non esprimono in pratica le
loro cognizioni, raggirano la luce, non disciplinano se stessi, il desiderio
avido e l’ambizione illegittima prevalgono sulla conoscenza interiore….
…
L’impressione spirituale è stata interrotta, un’interferenza ha tagliato il
flusso circolatorio divino. E’ compito dei discepoli ripristinarlo ed eliminare
ogni interferenza. Questo è il massimo problema che oggi attende gli uomini
spirituali”.
Si può concludere quanto detto con un brano tratto
da Educazione ed Etica Vivente, di
Helena Roerich: “Nelle famiglie e nelle
scuole si dovrà dare più importanza alla cultura del cuore che a una semplice
esperienza; questa condurrà ad un maggiore sviluppo della memoria,
dell’attenzione, della pazienza, della benevolenza e infine all’osservazione di
tutte le attenzioni del cuore. Così potranno nascere la solennità e l’amore per