Il tempo...

Per scoprire il valore di un anno,chiedi ad uno studente che è stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese, chiedi ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana, chiedi all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora, chiedi agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che è sopravvissuto ad un incidente.

Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedi ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.

Raccogli ogni momento che ti rimane, perchè ha un grande valore.

Condividilo con una persona speciale, e divinterà ancora più importante.

Per ogni cosa c'è il suo momento,

un tempo per ogni cosa sotto il cielo:

un tempo per nascere e un tempo per morire,

un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante,

un tempo per uccidere e un tempo per guarire,

un tempo per demolire e un tempo per costruire,

un tempo per piangere e un tempo per ridere,

un tempo per gemere e un tempo per danzare,

un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,

un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,

un tempo per cercare e un tempo per perdere,

un tempo per serbare e un tempo per buttar via,

un tempo per stracciare e un tempo per cucire,

un tempo per tacere e un tempo per parlare,

un tempo per amare e un tempo per odiare,

un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

(Ecclesiaste 3:1-8)

  Le pietre del Maestro...

 Un Maestro Illuminato, tenendo un seminario ad un gruppo di studenti, usò un'illustrazione che rimase per sempre impressa nelle loro menti.

Per colpire nel segno il suo uditorio di menti eccellenti, propose un quiz, poggiando sulla cattedra di fronte a sè un barattolo di vetro, di quelli solitamente usati per la conserva di pomodoro.

Chinatosi sotto la cattedra, tirò fuori una decina di pietre, di forma irregolare, grandi circa un pugno, e con attenzione, una alla volta, le infilò nel barattolo.

Quando il barattolo fu riempito completamente e nessun altra pietra poteva essere aggiunta, chiesa alla classe: "Il barattolo è pieno?".

Tutti risposero di si.

"Davvero?".

Si chinò di nuovo sotto il tavolo e tirò fuori un secchiello di ghiaia. Versò la ghiaia agitando leggermente il barattolo, di modo che i sassolini scivolassero negli spazi tra le pietre.

Chiese di nuovo: "Adesso il barattolo è pieno?".

A questo punto, la classe aveva capito. "Probabilmente no" rispose uno. "Bene" replicò il Maestro. Si chinò sotto il tavolo e prese un secchiello di sabbia, la versò nel barattolo, riempiendo tutto lo spazio rimasto libero. Di nuovo: "Il barattolo è pieno?". "No!" rispose in coro la classe. "Bene!" riprese il Maestro.

Tirata fuori una brocca d'acqua, la versò nel barattolo riempiendolo fino all'orlo.

"Qual'è la morale della storia?", chiese a questo punto. Una mano si levò all'istante "La morale è: non importa quanto fitta di impegni sia la tua agenda, se lavori sodo ci sarà sempre un buco per aggiungere qualcos'altro!".

"No, il punto non è questo... la verità che questa illustrazione ci insegna è: se non metti dentro prima le pietre, non ce le metterai mai."

Quali sono le "pietre" della tua vita?

I tuoi figli, i tuoi cari, il tuo grado d'istruzione, i tuoi sogni, una giusta causa. Insegnare o investire nella vita di altri, fare altre cose che ami, avere tempo per te stesso, la tua saluta, la persona della tua vita.

Ricorda di mettere queste "pietre" prima, altrimenti non entreranno mai.

Se ti esaurisci per le piccole cose (la ghiaia, la sabbia), allora riempirai la tua vita con cose minori di cui ti preoccuperai non dando mai veramente tempo alla qualità delle cose grandi ed importanti (le pietre).

Questa sera, o domani mattina, quando rifletterai su questa storiella, chiediti: "Quali sono le pietre nella mia vita?". Metti nel barattolo prima quelle...

  

L'Amore

Quando l'amore vi chiama, seguitelo anche se le sue vie sono ripide e dure.

E quando le sue ali vi avvolgeranno, abbandonatevi anche se una spada nascosta tra le sue penne potrebbe ferirvi.

L'Amore non possiede, ne vorrebbe essere posseduto, perchè l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire "Dio è nel mio cuore", ma piuttosto "Sono nel cuore di Dio".

E non pensiate di poter essere voi a condurre il corso dell'amore... perchè è l'amore, se vi trova degni, a dirigere il vostro corso.

L'amore non ha altro desiderio che di compiere se stesso.

Ma se nel vostro amore non potete fare a meno di desiderare, fate che questi siano i vostri desideri: sciogliersi, ed essere come un rapido ruscello che canta la sua melodia alla notte.

Conoscere la pena di troppa tenerezza.

Essere feriti dalla comprensione stessa dell'amore e sanguinare volentieri, e con gioia.

Destarsi all'alba con un cuore alato, e render grazia per un altro giorno d'amore; riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi dell'amore.

Rincasare la sera con gratitudine e addormentarsi con una preghiera in cuore per l'Amato e un canto di lode sulle labbra.

L'amore non dà niente altro che se stesso, e non prende nulla, se non da se stesso.

(Khalil Gibran)